Quando si parla di Quinteto Porteño si parla di una delle realtà musicali più interessanti di tango-jazz nel panorama Italiano. Costituitosi nel 2006 il Quinteto ha prodotto in questi anni musiche originali di grande pregio, contribuendo a diffondere una nuova cultura musicale. Musica che sa stupire, affascinare, nella quale virtuosismo e creatività si intrecciano per dare vita a grandi emozioni. Le composizioni di “Desiderata”, “Rinascimento”, i nuovi brani tratti da “Quinteto Porteño with strings” (dove il Quinteto suona con un’orchestra d’archi), rendono ogni concerto ricco di energia e di passione, un momento unico, nel quale mondi sonori diversi provenienti dalla musica colta, dall’improvvisazione jazzistica, dall’etnica popolare, si uniscono “fondendo la tradizione italiana e l’innovazione, rimanendo in perfetto equilibrio fra virtuosismo e sentimento” (Paolo Odello – l’Unità)
Il Quinteto Porteño, composto da Nicola Milan (fisarmonica), Daniele Labelli (pianoforte), Nicola Mansutti (violino), Roberto Colussi (chitarra) e Alessandro Turchet (contrabbasso), nasce nel 2006 con l’intento di studiare ed esplorare la musica del tango argentino, con un particolare riguardo nei confronti delle partiture del grande compositore Astor Piazzolla.Maturato un sound originale, il Quinteto decide di affrontare composizioni proprie, presentandosi al pubblico con musica originale, interamente scritta ed arrangiata dalla formazione. Una musica universale, colta e raffinata, ma anche popolare, che sa entusiasmare e trascinare con sé qualsiasi ascoltatore.
Punto di forza del gruppo è la spontaneità di espressione e la grande vitalità delle esecuzioni dal vivo. La possibilità di dilatare e restringere le forme, inventare ed improvvisare le introduzioni o i soli rendono ogni concerto un evento unico.Le loro composizioni sono state trasmesse da importanti emittenti radiofoniche (Radio Vaticana “Jazzscoltando”, Radio tre, Anima Jazz PuntoRadio.fm, Radio Rai Due, Radio Rai Uno ecc..). Inoltre il loro album Rinascimento è stato disco della settimana su Rai Radio Tre e alcune loro composizioni sono state utilizzate come sigle di programmi radiofonici Rai Radio Uno.