FAF 2023 PORDENONE E FRIULI VENEZIA GIULIA
Il respiro vasto del mantice

In poco più di un decennio, come testimoniano le edizioni del FAF che hanno scandito questo intenso arco temporale, la fisarmonica ne ha fatta di strada, ritagliandosi autorevoli spazi in territori musicali inediti, sempre più abbracciata da giovani musicisti di talento capaci di trasmettere a questo duttile strumento fresche vibrazioni di futuro. Tra loro, la slovena Lara Fortunat o il consolidato Duo Borsatti-Fassetta, proveniente dal Friuli Venezia Giulia, Regione che sta facendo scuola in questo campo. Ci piace pensare che a questa vitalità abbiano contribuito anche l’impatto del Festival con i suoi protagonisti e il suo Concorso Internazionale, e soprattutto l’impegno profuso da Fadiesis, in virtuosa sinergia con Amici vicini e lontani, per diffondere la conoscenza e la pratica della fisarmonica, in una prospettiva sempre più ampia di dialogo musicale e culturale. Uno spirito che trova espressione nel FAF Meeting, con la partecipazione dei Conservatori di Udine e di Trieste e, per la prima volta, con la collaborazione del Premio Internazionale Fisarmonica Castelfidardo, manifestazione fisarmonicistica di rilievo mondiale.
Il mantice, uscendo con il suo vasto respiro dai confini tradizionali, può così rigenerarsi, incontrarsi e confrontarsi con altre esperienze, stimolare nuovi correnti creative, sia come carismatico baricentro musicale, sia come raffinato “gregario” di nuove o rielaborate sonorità. Con questo spirito, in questa edizione del Festival la fisarmonica esplorerà, dunque, molteplici e affascinanti dimensioni. Si confronterà con traiettorie immaginate di danza, nella proposta ricercata e appassionante del Duo Zecca-Vendramin. Eleverà con le voci di due cori un canto di speranza per dire “no” alla guerra, nel concerto-spettacolo Restiamo umani del compositore e fisarmonicista Nicola Milan. Porterà note d’impegno civile nello spettacolo multimediale L’uomo oltre la città, dove il pensiero poetico-sociale di Pier Paolo Pasolini rivive con la sua attualità, in un prezioso tessuto strumentale e attraverso le eloquenti immagini di Cecilia Mangini. Ci inviterà a un ascolto aperto e costruttivo nel concerto Orienti, un progetto d’incontro-confronto tra mondi e culture, proposto non a caso a Gorizia, città di soglia e da sempre laboratorio di convivenza e di futuro.  

Un’edizione varia e viva, che culminerà con l’esibizione dell’acclamato Anna Tifu Tango Quartet, una formazione straordinaria raccolta intorno a una stella internazionale del violino, per portare l’Arte del Tango alle più alte vette di espressività, spaziando dalle radici della tradizione alla sperimentazione di Astor Piazzolla, con un repertorio evocativo, magnetico, coinvolgente.