Duo Ruggieri De Federicis
Renzo Ruggieri, fisarmonica
Mauro De Federicis, chitarra
Il mondo è troppo per me
La storia di Vittorio Camardese
Con estratti dal docufilm prodotto da Jump Cut e prolusione della regista Vania Cauzillo






Ritratto d’ignoto: la biografia artistica di Vittorio Camardese (1927 – 2010) potrebbe intitolarsi come un’opera di Antonello da Messina. Il chitarrista autodidatta potentino ha, infatti, attraversato in incognito la scena musicale italiana, con qualche timida esibizione strappata a una routine ospedaliera di medico-radiologo: come nel 1965, ospite della trasmissione Chitarra amore mio condotta da Arnoldo Foà, dove dà un saggio folgorante della sua geniale virtuosità, da “inventore” (inconsapevole) del tapping, la tecnica che sostituisce la pizzicata con la pressione sulle corde. Quasi invisibile al grande pubblico – ma stimato da musicisti del calibro di Chet Baker, Lelio Luttazzi, Tony Scott, Bryan May… – Vittorio Camardese è stato riscoperto grazie al film documentario della regista Vania Cauzillo, che “ha dovuto girare intervistando più i ricordi che le persone, perché difficile era ricostruire una storia di qualcuno che probabilmente voleva essere dimenticato.”
In omaggio a questo genio, l’appuntamento del FAF culmina con un concerto jazz condotto con la tecnica chitarristica di Camarrese e affidato a due virtuosi interpreti di livello internazionale: il chitarrista Mauro De Federicis e il fisarmonicista Renzo Ruggieri. E anche il mantice non è qui per caso, perché Camardese affermava di suonare meglio la fisarmonica della chitarra. Ma di questa passione non resta alcuna testimonianza registrata. Una storia… misteriosamente affascinante.

RENZO RUGGIERI
Renzo ha suonato in tutto il mondo. Attualmente si occupa di “Italian Jazz” con progetti che vanno dal Solo alla Renzo Ruggieri Orchestra. Ha realizzato importanti produzioni e musiche per teatro, collaborando anche con il Teatro dell’Opera di Roma e con Antonella Ruggiero, che ha accompagnato al Festival di Sanremo. È stato il primo fisarmonicista a realizzare CD completamente improvvisati con la sua seconda anima, il Solo Accordion Project. Nel 2009 gli viene conferito dal Festival Internazionale di Castelfidardo il premio la “Voce d’Oro”, già assegnato a Gorni Kramer, Richard Galliano, Astor Piazzolla e Art Van Damme. Nel 2013 riceve il “Silver Disk” dalla prestigiosa Gnessin Akademy di Mosca. I suoi CD “Inni d’Italia e “Collection” hanno vinto il prestigioso Orpheus Award come migliori CD per fisarmonica Jazz dell’anno. Ha collaborato con: Fabrizio Bosso, Sergio Caputo, Franco Cerri, Fabio Concato, Paolo Damiani, Tullio De Piscopo, Piera Degli Esposti, Paolo Di Sabatino, Roberto Gatto, Tonino Guerra, Marco Goldin, Monica Guerritore, Massimo Manzi, Gabriele Mirabassi, Ron, Morgan, Massimo Moriconi, Gino Paoli, Lino Patruno, Nicola Piovani, Enrico Rava, Danilo Rea, David Riondino, Art Van Damme, Ernesto Vitolo.

MAURO DE FEDERICIS
Diploma in chitarra con il massimo dei voti e lode, diploma in strumentazione per banda, ha collaborato con diversi artisti, tra cui Milva, Paolo Fresu, Bob Mintzer, Fabrizio Bosso, Art Van Damme, Franck Marocco, Dario Deidda, Franco Cerri, Daniele Scannapieco, oltre a diverse istituzioni sinfoniche tra le più importanti in Europa.
Ha suonato alla Carnegie Hall di New York, l`Operhouse di Vienna, il Palau de la Musica Catalana di Barcellona, l`Orchard Hall di Tokyo, il Concertgebow di Amsterdam…. oltre a numerosi teatri italiani e festival.
È docente a tempo indeterminato di Teoria, Solfeggio e Dettato Musicale presso il Conservatorio Statale di Musica “G.B. Pergolesi” di Fermo (AP).
www.maurodefedericis.com

VANIA CAUZILLO
Vania Cauzillo (1984), lucana, racconta storie attraverso il cinema documentario e l’opera contemporanea sperimentando sulla co-creazione con le comunità. Il suo lavoro di ricerca con la compagnia l’Albero è riconosciuto dal Ministero della cultura dal 2020. Laureata con lode in Storia della Musica, si è formata affiancando tra il 2007 e il 2010 il regista Alessandro Piva in tutti i suoi progetti, con interesse particolare per quelli documentaristici: “Camera mia” per cui cura le interviste in Turchia, Azeirbajan, Montenegro e Tunisia, (Giffoni film festival), “Pasta Nera”, per cui cura ricerche e interviste (64°Festival del cinema di Venezia). Ha prodotto e diretto il suo primo documentario “Dalla Terra alla luna”, distribuito da Rai Cultura, 2014, ha diretto “La ricerca della forma – Il genio di Sergio Musmeci” 2015, prod. Effenove, Museo MAxxi di Roma, che ha vinto lo SCI- DOC European Science TV and New Media Festival and Awards di Lisbona, nel 2017 ha diretto il secondo episodio della serie di documentari “Matera 15/19 –Dove Ti fermi”. “Il mondo è troppo per me” la storia di Vittorio Camardese” è il suo ultimo lavoro. Per il programma ufficiale di Matera Capitale europea della cultura 2019 ha ideato e prodotto la prima community opera italiana, Silent City, unico caso studio di performance completamente accessibile. In Europa, in qualità di Vice-chair del network Europeo RESEO si occupa da anni di advocacy sui temi dell’inclusione e del gender gap nelle arti performative dei più grandi teatri d’Opera europei.