Lecce Accordion Project
Trio di bayan
Michele Bianco – Giovanni Fanizza – Francesco Coluccia
Un Trio di fisarmoniche è un evento più unico che raro, soprattutto se usciamo dal campo del folklore per addentrarci non tanto nel “classico” quanto nel “nuovo musicale”. “Nuovo” che singolarmente sembra combaciare con l’offerta timbrico sonora dello strumento, paragonabile solo a quella dell’organo o a quella delle più sofisticate apparecchiature elettroniche. Ecco il Lecce Accordion Project, un Trio nato all’interno della classe di fisarmonica del Maestro Germano Scurti, che il “nuovo” lo va cercando anche al di fuori della culla dell’Occidente, in Finlandia, in Polonia, in Ucraina e in Russia. Fondato nel 2014, sin da subito riscuote notevoli successi nell’intensa attività concertistica facendosi apprezzare da un vasto e variegato pubblico. Numerose le partecipazioni a concorsi sia nazionali che internazionali dove il trio ha sempre raggiunto i primi posti, premi assoluti e della critica, tra cui il “Concorso Internazionale Lucia Iurleo (San Vito dei Normanni)”, “Concorso Internazionale San Lazzaro (Gallipoli) , “Concorso Internazionale Villa la Meridiana (Santa Maria di Leuca)”, “Concorso Internazionale A.Gi.Mus.- Messapia (Nardò)” e tanti altri. Ultimo successo al “41° Premio Internazionale di Fisarmonica – Città di Castelfidardo”, una delle competizioni specifiche più importanti e prestigiose al mondo, dove si è aggiudicato, davanti a Islanda, Polonia, Danimarca e Cina, il Primo Premio assoluto nella categoria di musica da camera per ensemble di fisarmoniche, un risultato senza precedenti. Un’assidua ricerca timbrica, cura sonora e stilistica caratterizza i suoi membri: Michele Bianco, Giovanni Fanizza e Francesco Coluccia, i quali premono affinché tramonti l’idea dello strumento associato unicamente al mondo folkloristico, facendolo conoscere per le incredibili potenzialità tutt’ora poco conosciute. Il trio è prossimo a produrre il primo lavoro discografico . E’ tramontato il monopolio delle avanguardie storiche e anche in confini di genere tra classicità e sperimentalismo, neofolklore e consumo si vanno cancellando, non da ultimo ad opera di uno strumento emergente come la fisarmonica – nel caso specifico del Lecce Accordion Project, del Bayan – transculturale per vocazione.
Francesco Coluccia: frequentante il X° anno della classe di fisarmonica del conservatorio T.Schipa di Lecce e facente parte dal 2007 del gruppo di musica etnica salentina “Allabua” con il quale ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali.
Michele Bianco: frequentante il secondo anno del Biennio di II livello della classe di fisarmonica del conservatorio T.Schipa di Lecce, vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali di musica classica, ultimo importante risultato ottenuto al “41° Premio Internazionale di Fisarmonica – Città di Castelfidardo”, dove si è aggiudicato nel 2016 il 3° Premio nella sezione di musica classica “senza limiti d’età” e la vittoria col trio “Lecce Accordion Project” nella sezione musica da camera. Nel 2013 partecipa ad una gara tra conservatori su Rai 1 nella rubrica “UNO MATTINA IN FAMIGLIA” con l’ensemble “Terminal Quartet”, si esibisce con diverse orchestre (Ico T. Schipa di Lecce, Orchestra Nazionale dei conservatori) e vari ensemble. Nell’anno 2014 collabora con il soprano Katia Ricciarelli e Francesco Zingariello (tenore) in uno spettacolo autobiografico del soprano firmato da Maurizio Costanzo. Ha seguito dei corsi di perfezionamento con il M° F. Deschamps, Y. Shishkin, F. Angelis, P. Maric M. Pitocco, G. Scigliano, D. Flammini, A. Ranieri, P. Maric, C. Chiacchiaretta, A. Pignatelli.
Giovanni Fanizza: frequentante il X° anno della classe di fisarmonica, ha vinto numerosi concorsi nazionali e internazionali, si esibisce con ensemble di vario tipo e orchestre tra cui la collaborazione nel 2014 con l’Orchestra ICO di Lecce per il concerto sinfonico del M° Piovani. Ha partecipato a masterclass e corsi di perfezionamento con il M° M. Pitocco, C. Chiacchiaretta, G. Scigliano, P. Maric, M. Pietrodarchi, P. Feniuk e V.Vasovic.